traffico pesante a servizio delle cave della val Varenna
Genova, 2 febbraio 2005
Spett. le Signor Sindaco Prof. Giuseppe Pericu
Spett. li Signori Assessori
Roberta Morgano alla Vivibilità
Luca Dallorto all'Ambiente
Comune di Genova
oggetto: discarica in val Varenna, Pegli
In val Varenna, all'altezza della curva destrorsa a monte del civico 59 di
via Carpenara, si è formata (e va aumentando di anno in anno) una discarica
di rifiuti alimentari (resti di pasti, stoviglie, contenitori di plastica e
vetro) e di altro genere, che ha finito per produrre una situazione
oggettivamente intollerabile sotto il profilo del decoro, non esente da
rischi per la salute e l'igiene pubblica. Il nostro Comitato (per conoscerci
meglio potete andare su www.comitatodifesapegli.org) ha più volte
sollecitato l'attenzione dei molti soggetti a vario titolo competenti: il
Comune (Vigili Urbani, Vigilanza Ambientale), l'AMIU, l'Arpal e la Provincia
(Polizia Ambientale), senza alcun altro risultato che l'installazione di due
cassonetti AMIU. E' mancata e manca ogni iniziativa di bonifica (che pure
qualcuno dovrebbe fare), così come ogni azione di controllo e repressione.
Ora leggiamo sul Secolo XIX che il Comune ha monitorato le discariche,
addirittura in collegamento con l'Università. Un dubbio ci assale, dati i
precedenti su accennati: non sarebbe più produttivo affrontare il problema
pragmaticamente (più fatti meno pubblicità)? Sgomberare, bonificare,
controllare ecc. dovrebbero essere compiti "normali" di un'Amministrazione
che governi il territorio, senza bisogno di ricerche "scientifiche" che
nella situazione (assai precaria) che sta vivendo la città sotto questo
profilo - vi preghiamo di crederci - finiscono davvero per suonare come una
beffa, minando sempre più la già precaria credibilità delle Istituzioni: il
che in democrazia non è davvero una bella cosa. Distinti saluti
Il Presidente
(Prof. Arch. Paolo Cevini)
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