Piattaforma unitaria dei pegliesi sui problemi del litorale, da Multedo a Castelluccio
Premessa
Ciò che sta bene a Pegli, sta bene a Tursi: decidano i pegliesi il loro destino. Questo
è il tenore della dichiarazione emersa recentemente da un incontro con autorevoli esponenti
della C. A.
Se è così, e se davvero i pegliesi non hanno fino ad ora saputo trasmettere segnali
univoci e coerenti (almeno questa è l'accusa implicita), oggi è il momento di farlo,
chiamando a raccolta i Comitati e formulando una proposta in grado di rappresentare in un
solo atto - tanto più forte quanto più largamente condiviso - l'intero arco delle
problematiche e delle soluzioni che potremo individuare per il litorale di Pegli, da Multedo a
Castelluccio.
Il tutto senza illuderci troppo, e senza nasconderci che quel poco o tanto di coerente
che per il passato è stato proposto, di regola è caduto nel vuoto: ben consci, in ogni caso, che
se ad un nostro rinnovato impegno al dialogo non seguirà una concreta risposta della C. A., il
rischio è quello di una definitiva, irrimediabile incomunicabilità.
1. Porto petroli di Multedo
Superamento del petrolchimico, salvaguardando l'occupazione. Spostamento del
terminal petrolifero e riconversione, in accordo con le previsioni del Piano Territoriale di
Coordinamento della Regione Liguria, delle aree a terra e dello specchio acqueo in
funzioni urbane ed attività economiche compatibili.
In una coerente visione di piano a scala urbana e metropolitana, per localizzazione
strategica rispetto a porto ed aeroporto, Multedo può e deve assumere il ruolo di polo di
servizi speciali nell'ambito della nautica da diporto e della pesca, come di seguito
specificato:
a) centro espositivo della nautica, dotato di ampi spazi a mare e relative banchine e
collegato via mare al quartiere fieristico della Foce, con annessi centro
commerciale tematico dedicato alla nautica diportistica ed alla pesca sportiva e
professionale, attrezzature cantieristiche, officine, spazi di rimessaggio ecc.;
b) mercato del pesce, con annesse strutture logistiche a terra (magazzini frigoriferi,
parcheggi ecc.) e a mare (approdo pescherecci);
c) approdo turistico e attrezzature per gli sport nautici ed alieutici.
La localizzazione a Multedo del mercato ittico, da un lato e l'ev. trasferimento del
porticciolo Duca degli Abruzzi, dall'altro, liberebbero aree preziose in una delle parti
più problematiche del porto e del centro storico, ai margini delle Riparazioni navali.
Il quadro così delineato si completa con la previsione di residenze e servizi propri
del tessuto urbano, nell'insieme atti a configurare un nuovo episodio urbano affacciato
al mare.
2. Foce Varenna, zona Pegli est, Lido Azzurro ecc.
a) Aree Carmagnani e Agip: impianti sportivi (bocciodromo) e verde pubblico a
completamento del centro polisportivo esistente; struttura ricettiva (albergo) e
per congressi integrata al complesso monumentale di villa Lomellini Rostan;
b) riordino dell'area fociva del torrente Varenna, dal nuovo ponte all'altezza di via
Romana al Lido Azzurro, con formazione di passeggiata spondale collegata al
lungomare di Pegli;
c) parcheggi pubblici al posto delle stazioni di servizio e formazione di passeggiata
con aiuole e alberi di alto fusto in via Ronchi, dal Lido Azzurro alla Casa dei
pescatori;
d) spiaggia attrezzata di Multedo.
3. Lungomare di Pegli: tratto di levante (foce Varenna-molo Torre)
a) nuova aiuola lato Aurelia a barriera del traffico veicolare, con palme e sedute;
b) potenziamento dei parcheggi pubblici ed eliminazione (o quantomeno riordino)
della viabilità spondale destra del Varenna;
c) razionalizzazione del terminal traghetti a molo Archetti, con nuova banchina di
attracco, parcheggio, area protetta pedonale, verde.
4. Lungomare di Pegli: tratto centrale (molo Torre-Porticciolo)
a) nuova aiuola lato Aurelia a barriera del traffico veicolare, con palme e sedute;
b) prolungamento della passeggiata sul molo Lomellini, con pedonalizzazione e
sistemazione a verde della piazza antistante l'albergo Puppo;
c) riordino e ristrutturazione dei giardini Peragallo;
d) introduzione di un regime convenzionato per l'apertura al pubblico dei locali bar
di clubs sportivi e strutture balneari private;
e) incentivazione all'apertura di nuovi esercizi pubblici e/o impianti balneari, ed
alla riqualificazione di quelli esistenti;
f) potenziamento e razionalizzazione del parcheggio pubblico di Porticciolo (lato
spiaggia) e relativi accessi veicolari.
5. Lungomare di Pegli: tratto occidentale (Porticciolo-Risveglio)
a) nuova aiuola lato Aurelia a barriera del traffico veicolare, con palme e sedute;
b) collegamento pedonale al Risveglio (scoglio Vittoria) con percorso a mare del
Castello Vianson, nell'ambito della nuova sistemazione del porto turistico.
6. Nuovo porto turistico
La previsione di un nuovo porto turistico si legittima sia dal piano regolatore
portuale, sia dal nuovo PRG comunale (entrambi adottati), sia infine dal piano delle
coste della Regione, in fase di adozione. Il porto turistico riveste un'importanza
strategica per più di una ragione: da un lato rappresenta una salvaguardia contro il
rischio, sempre pendente, di un'ulteriore avanzata del porto commerciale - che deve
assolutamente arrestarsi al "sesto modulo", in coerenza con gli impegni assunti dalle
Autorità civiche e portuali -, dall'altro è un'occasione di rilancio di quel ruolo
tradizionale turistico e residenziale di Pegli che - rivisitato alla luce della moderna
realtà metropolitana di cui è parte - poggia su prerogative climatiche, ambientali e
monumentali la cui valorizzazione torna a evidente vantaggio non solo dei pegliesi,
ma di tutta la città.
L'ambito interessato è compreso tra il Risveglio e Castelluccio, ma
occorrerà verificare l'ipotesi di un'espansione a levante, di modo che la banchina si
prolunghi a prefigurare un accesso all'altezza del Miramare.
Quanto al progetto, non si ritiene di sposare né l'uno né l'altro dei due finora
proposti (convenzionalmente denominati "progetto Bozzano" e "progetto Bagnasco"
dal nome dei rispettivi progettisti-proponenti), ma di assumere l'idea - fatta propria
anche dall'A. C. nella persona dell'assessore all'Urbanistica Prof. Gabrielli - di un
"progetto pubblico": pubblico nel senso della paternità e della regìa, non
dell'attuazione, che potrà affidarsi a privati o a soggetti a capitale misto pubblico-
privato. Tale progetto - che vedrà interprete attiva l'Università, nel ruolo di ricerca e
sperimentazione che le è proprio - andrà visto in prospettiva come un atto in grado
di coniugare le diverse esigenze, sociali, da un lato e degli investitori, dall'altro,
armonizzando le aspettative degli abitanti di Pegli e di Prà e superando i contrasti a
suo tempo innescati, più che da motivi reali, da equivoci ed incomprensioni anche
strumentalmente suscitati.
Nell'ambito delle nuove strutture portuali dovranno individuarsi congrui
spazi, oltre che per la così detta "nautica sociale" (cui per altro sono già riservate
ampie zone nel tratto di litorale sotteso al "canale" di Prà), anche e soprattutto per
infrastrutture eminentemente pubbliche, come la passeggiata di cui al precedente
punto 5 b). Quest'ultima dovrà prolungarsi fino al Castelluccio, collegando con un
percorso parallelo al Lungomare, ma appoggiato alla nuova banchina portuale, la
zona di Porticciolo con il Lido.
Nell'accennata prospettiva del nuovo porto turistico, un interesse particolare
riveste l'area dell'ex ospedale di Pegli. L'urbanizzazione di quest'area, una volta
verificata la possibilità di un collegamento viario a mare in by-pass rispetto
all'Aurelia ed alla ferrovia, dovrà realizzarsi in stretta connessione con la banchina,
configurandosi l'area stessa come naturale retroterra in grado, da un lato, di dare
soluzione all'accessibilità ed all'infrastrutturazione del nuovo porto e, dall'altro, di
provvedere ad una integrazione di funzioni urbane e di servizi nella prospettiva di
una più generale riqualificazione urbanistica dell'intero quartiere.
7. Tracciato ferroviario nel tratto litoraneo Risveglio-Castelluccio
Nel progetto del porto turistico, un nodo importante è quello dell'ipotizzato
riempimento e spostamento a mare della linea ferroviaria, nelle varie soluzioni via
via prospettate (cfr. progetto Zoppi-Venturi, ultima versione).
Al riguardo, posto che nessuno pone in dubbio che la ferrovia debba portarsi
a mare una volta superato Castelluccio, è noto come i pegliesi abbiano sostenuto con
forza e decisione, non senza il conforto di argomenti di ineccepibile fondatezza e
rigore anche sotto il profilo tecnico, l'opzione del mantenimento della linea
ferroviaria nell'attuale sede, nel tratto fino a Castelluccio. E ciò in contrasto aperto
con le Ferrovie.
Oggi che la C. A. sembra avere assunto una posizione più interlocutoria e, se
non definitivamente defilata da quella delle Ferrovie, quantomeno aperta ad un
confronto approfondito e senza pregiudiziali, i pegliesi ritengono che la questione
possa e debba affrontarsi nell'ambito dell'accennato "progetto pubblico" di porto
turistico, al quale progetto sarà così demandata la soluzione definitiva da adottarsi,
anche dalle Ferrovie, nel quadro della sistemazione complessiva del litorale.
Con ciò si intende altresì che, fino alla definizione del detto "progetto
pubblico", nessuna ulteriore concessione di litorale debba rilasciarsi a chicchessia
(né dall'Autorità portuale né - in caso di sdemanializzazione - dal Comune), oltre a
quelle fino ad oggi accordate.
8. Area di Castelluccio
Oltre a quanto già detto (per es. in merito alla nuova passeggiata, che dovrà
estendersi da Multedo, per l'appunto, fino a Castelluccio), si dovrà puntualizzare il
ruolo di caposaldo che il Castelluccio (tipico presidio strategico costiero
cinquecentesco, che andrebbe finalmente riguardato nella sua vera natura di
monumento) detiene, specialmente sotto il profilo paesistico, nell'arco litoraneo
pegliese. Il che, se da un lato è comprovato, anche sul piano iconografico, da una ben
radicata tradizione vedutistica, non è d'altro lato altrettanto presente nella percezione
diffusa di oggidì.
Ciò induce a pensare che proprio attorno a questa importante emergenza - ed
alla sua "necessaria" valorizzazione come "monumento" - possa e debba ruotare il
progetto di riorganizzazione dell'area, dove si concentrano diversi problemi: dalla
sistemazione del fronte della nuova galleria Doria (bretella ferroviaria Voltri-
Rivarolo) al riordino del nodo tra l'Aurelia, via Ratto, via Ungaretti, al
potenziamento - soprattutto impegnativo e importante - del by-pass che provvede
l'accesso occidentale alla nuova banchina portuale.
Comitato per la Difesa di Pegli e del suo Territorio
Comitato di Multedo
Comitato di Pegli Ovest
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