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il Caffaro
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lettera a Burlando: spostamento del polo petrolifero-petrolchimico
sottolineatura

Caro Burlando,
ho letto sul Secolo XIX del 21 scorso della piattaforma davanti al porto di Sampierdarena per il polo petrolifero e petrolchimico. A nome del Comitato (e delle Associazioni e Circoli che vi fanno riferimento) esprimo soddisfazione nel vedere riemergere una proposta che sembrava accantonata - ed anzi superata dal progetto Piano. Qualcosa si muove, verrebbe da pensare, se è Burlando a spendersi per una causa che ci ha visti, noi dei comitati di Pegli e di Multedo, per anni impegnati, diciamolo pure, controcorrente. Per inciso, ricordo una battuta (infelice) dell'ottimo Pericu che press'a poco suonava così: "se anche potessi disporre di mille miliardi non li spenderei per Multedo". Come ancora mi suona negli orecchi il perentorio "il Porto Petroli non si tocca!" del neo-eletto senatore di Albaro, già presidente degli industriali Stefano Zara.

           Siamo soddisfatti, dicevo ma qualche perplessità rimane su questioni che spero potremo chiarire. Anzitutto non è ben chiaro quale interesse muoverebbe gli operatori petroliferi e petrolchimici (anche se una distinzione tra loro va fatta) a lasciare le attuali posizioni per investire nella piattaforma. Non credo sia la valorizzazione delle aree - un incentivo in atto già dal PTC di Signorini, poi dimostratosi inefficace. Anche la circostanza che la piattaforma si ripagherebbe - in parte - con lo smaltimento del materiale di risulta delle opere autostradali e ferroviarie (bretella e terzo valico) va purtroppo riferita ad una prospettiva, se non incerta, differita nel medio-lungo periodo (minimo un decennio, che è già ben oltre il limite di efficacia operativa di una corrente azione amministrativa).

           Ciò non vuol dire non crederci (ci abbiamo sempre creduto del resto) ma una cosa è un'idea - che può anche eleggersi legittimamente a obiettivo politico - un'altra è un progetto che, per essere tale, necessita quantomeno di un requisito di fondo, che è la condivisione da parte dei soggetti coinvolti.

           Ecco dunque la nostra proposta: sottoporre a breve (entro Natale 2004) agli operatori del settore, alle Ferrovie, alle Autostrade, all'Autorità Portuale e agli Enti istituzionali (Comune, Regione e Governo nazionale) una bozza di accordo di programma che definisca con chiarezza, oltre ai reciproci impegni, obiettivi, risorse, tempi e modalità di attuazione. Ci sembra questo un modo concreto per verificare entro un ragionevole termine (un semestre?) la procedibilità dell'iniziativa. Ciascuno avrà modo così, negli anni a venire, di regolare l' azione finalizzata al conseguimento dei propri obiettivi entro un quadro coerente e coordinato. Al proposito, per quanto attiene in particolare all'azione del Comune, noi abbiamo già formulato nel corso degli ultimi anni, anche d'intesa con il Comitato di Multedo, alcune proposte. Queste si trovano condensate nelle osservazioni al progetto Piano trasmesse all'Autorità Portuale, che qui alleghiamo in copia, anticipando così la nostra posizione in merito.

           Ben felici di accogliere l'invito a discutere, pronti come sempre a offrire il nostro contributo per risolvere i gravi problemi che affliggono questa parte della città, inviamo i più cordiali saluti.

Paolo Cevini
Comitato Difesa di Pegli

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