A proposito della dismissione del petrolchimico, dopo la riunione pubblica del 14 gennaio che ha visto la deludente relazione
dell'assessore Margini, e dopo la nostra richiesta del 30 gennaio per l'indizione di un'ulteriore seduta sul tema, sulla stessa linea da
noi espressa, Mara Michelini, in veste di consigliere municipale, ha presentato l'interrogazione che di seguito pubblichiamo.
Petrolchimico Multedo
Al Presidente Municipio VII Ge Ponente
ART. 54: Interrogazione a risposta immediata
oggetto: Petrolchimico Multedo
Preso atto che
in Consiglio Comunale, l'assessore Margini, rispondendo ad una interrogazione sulla dismissione
del petrolchimico, ha proposto di fissare una "data certa" per la dismissione dei depositi - che si
presuppone lontana nel tempo, considerate le parole stesse dell'Assessore: "(...) il problema che ho
posto ai proprietari delle aziende: sono aziende in sofferenza da vent'anni, sono aziende che hanno
fatto pochissimi investimenti, che anche a seguito di incidenti sono state già chiuse(...). Se capita
un incidente, ci rendiamo conto che si apre una spirale per cui la chiusura diventa irreversibile e
da subito? Pertanto, di fronte ad un ragionamento di pericolo, ci pare sia cosa saggia fissare una
data per la dismissione o per la rilocalizzazione e far sì che le aziende, avendo un quadro di
certezza per quanto riguarda la permanenza, possano fare quell'operazione di manutenzione
necessari agli impianti".
Rilevato inoltre che
affrontando l'argomento "ricerca epidemiologica" le parole dell'Assessore sono state di grande
approssimazione: "(...) i dati sono su un numero di campionamenti così bassi che le oscillazioni
sono difficilmente valutabili. Quando gli screening sono due o tre, basta una semplice variazione di
abitazione per cambiare una cosa o l'altra".
Evidenziato che
la data certa per la dismissione del petrolchimico a Multedo esiste già, infatti fu oggetto di un
Protocollo d'Intesa , nel lontano 1989, che prevedeva la cessazione di ogni attività petrolchimica a
Multedo entro il 1991. Pertanto da ben 17 anni l'Amministrazione viene meno agli impegni presi
con la popolazione.
Ricordato inoltre che
nel 1994, la città rifiutò, per motivi ambientali, l'ipotesi di trasferimento del petrolchimico a Calata
Oli Minerali, ad una distanza di circa 800 metri, nonostante la Valutazione d'Impatto Ambientale
positiva. Dopo questa esperienza, il richiamo all'esigenza di dismissione del petrolchimico a
Multedo, dove gli stoccaggi si trovano a 25 metri dalle abitazioni, deve essere inteso come non
dettato da un irriducibile e smodato spirito ambientalista, ma come richiesta di assunzione di
responsabilità da parte delle istituzioni nel considerare gli abitanti del ponente alla stessa stregua
degli abitanti del centro storico.
Rammaricandoci che
le parole dell'Assessore, riferendosi alla ricerca epidemiologica dimostrano di aver sottovalutato lo
studio IST. Infatti, se l'Assessore si riferisce alle campagne di monitoraggio di VOC effettuate da
Chimica Ambientale IST, effettivamente i dati sono forniti da due campagne di una settimana
ciascuna, e pertanto passibili di variazioni nella tipologia degli inquinanti, se eseguiti più a lungo
nel tempo. Mentre purtroppo bisogna sottolineare che sovrapponendo le aree individuate a
maggiore concentrazione di inquinanti, ai dati sulla sull'incidenza (1993-2000) e sulla mortalità
(1992-2004) per neoplasie nella popolazione, nonostante il numero esiguo dei residenti,
inequivocabilmente, all'aumentare dell'esposizione ai composti organici volatili, aumentano
progressivamente i tassi di tutte le cause e per il totale dei tumori. Pertanto se possono esserci dubbi
sulla tipologia di sostanze rilevate, non ce ne sono sul fatto che attorno agli impianti ci si ammala di
più.
Osservando che
le parole dell'Assessore non mostrano alcuna preoccupazione nel voler salvaguardare la
popolazione residente a Multedo, non solo dall'inquinamento ma anche dalla possibilità di essere
coinvolti in un incidente rilevante. Infatti, l'intervento dell'Assessore si limita ad evidenziare il fatto
che, in caso d'incidente, ci sarebbe l'immediata chiusura degli impianti. Come risulta chiaro, la
preoccupazione è tutta volta a salvaguardare gli interessi della proprietà, che in questi anni ha
raccolto profitti senza investire nella manutenzione.
Concludendo
in questi anni le società petrolifere hanno lavorato tranquillamente inquinando l'aria che respiriamo,
il mare, il sottosuolo e in questi ultimi vent'anni sono i cittadini ad essere in "sofferenza", ma
questo sembra essere l'ultimo pensiero dell'Amministrazione, preoccupata piuttosto di dare
tranquillità e certezze alle Imprese. Ci resta il dubbio che l'Assessore non abbia ben inteso
l'esposizione dei dati da parte degli estensori dello studio. Pertanto
Chiediamo al Presidente e alla Giunta
di poter organizzare a breve una seduta di Commissioni II e III con gli Assessori competenti in
materia urbanistica, ambiente, sanità, invitando IST, Medici per l'Ambiente. Rappresentanti
dell'Ordine dei Medici onde poter fornire a questo Consiglio elementi e considerazioni utili alle
determinazioni necessarie per poter procedere al superamento del petrolchimico a Multedo.
(Mara Michelini)
24 febbraio 2008
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