vuoto
il Caffaro
vuoto
vuoto vuoto vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto

Viale Modugno e parco urbano della Vetta di Pegli
sottolineatura

           Egregio Signor Sindaco,
           Egregio Signor Presidente,

           Abbiamo già avuto occasione, negli anni scorsi, di esprimere il nostro più fermo disaccordo rispetto ad ogni ipotesi edificatoria nell'ambito di viale Modugno: si tratta infatti di una delle più rare e preziose aree a verde privato che residuano a Pegli, scampate allo scempio perpetrato dalla speculazione edilizia degli anni Cinquanta-Sessanta.

           Ciò nonostante, il Comune ha perseguito nell'intento di concedere ad un privato proprietario - titolare di un esercizio commerciale di floricoltore - una edificabilità che, attraverso un iter piuttosto laborioso, si è infine attestata sulla soluzione delle tre "villette" per totali nove appartamenti (ma con oltre cinquanta box interrati) che ha recentemente avuto il placet della Circoscrizione e si trova ora in attesa di definitiva approvazione. Non entriamo ulteriormente nel merito, avendo ormai preso atto - nel rispetto delle competenze e delle responsabilità - della totale divergenza delle posizioni. Ciò che però suscita nuova preoccupazione è la notizia che lo stesso proprietario starebbe per ottenere la concessione in diritto d'uso di una proprietà comunale per trasferirvi il proprio esercizio, che dovrebbe lasciare spazio alle "villette" una volta approvate. C'è da chiedersi perché mai il Comune, visto quanto già concesso, dovrebbe ulteriormente gravarsi degli oneri di un trasferimento che è solo funzionale all'operazione immobiliare. E tuttavia, se questo è l'orientamento dell'Amministrazione, ci sia consentito formulare le nostre osservazioni circa il "parco urbano" della Vetta, concludendo con una sintetica proposta.

           L'area oggetto del ventilato progetto si trova al centro del "parco urbano" della Vetta di Pegli - un ambito di riconosciuto pregio paesistico ed ambientale, costituito da una dorsale protesa verso il mare, ben esposta e dotata di una straordinaria apertura visuale a 360 gradi. La Vetta, inoltre, è meta tradizionale di passeggiate e punto di riferimento di itinerari escursionistici: ha insomma tutte le carte in regola per diventare quel parco urbano che fino ad ora è stato solo indicato sulle carte e che, anzi, ha dovuto subire nel recente passato diverse ingiurie (l'ultima, l'insediamento del LAR, che in base agli accordi con il Comune avrebbe dovuto, una volta rimosso, garantire uno stato dei luoghi ben diverso da quello che, per latitanza dell'Amministrazione, è stato invece lasciato - all'insegna del degrado e dell'abbandono). Ciò premesso, anche con tutta la buona volontà non riusciamo a vedere come la soluzione ipotizzata - di sostanziale privatizzazione a seguito dell'impianto di un esercizio commerciale floro-vivaistico - possa configurare i termini e le condizioni del "parco urbano"... a meno, forse, di una miope e stretta interpretazione burocratica, che non sembra però rendere giustizia alle attese (annose) della comunità pegliese.

           In conclusione, posto che per la Vetta riteniamo congrue ben altre destinazioni (ed in tal senso è auspicabile un impegno finalmente serio e fattivo del Comune), la questione del trasferimento delle serre potrebbe comunque trovare soluzione altrove, e non poi così lontano: precisamente - a pari titolo e analoghe condizioni - nell'ambito dei terreni (anche questi comunali) di via Ungaretti, subito oltre il crinale della Vetta. Il che, se il Comune vuole, pensiamo si possa fare con buona pace e (relativa) soddisfazione di tutti.

           Ringraziando dell'attenzione porgiamo distinti saluti.

           Il Presidente
           (Paolo Cevini)

vuoto
vuoto
vuoto
vuoto
vuoto

Valid XHTML 1.0!

Valid CSS!

vuoto