Lettera all'Assessore ai Lavori Pubblici
oggetto: Villa Doria, lago alessiano
Gentile Assessore,
Il 10 u.s. si è tenuto il previsto incontro con l'Ufficio Progettazione, nelle
persone dell'architetto Grassi e dell'architetto Gennari, presenti la prof.ssa De Negri
(Italia Nostra), il sig. Bonabello (Legambiente), il sig. Topazio (Pronatura) ed io.
Diamo atto della cortese accoglienza riservataci e nel ringraziarLa -
ringraziando nel contempo i Suoi funzionari - mi consenta di riassumere qui di
seguito sia le critiche, sia le proposte al riguardo da noi formulate:
- dato lo straordinario valore del monumento (giardino cinquecentesco attribuito
dal Vasari all'Alessi per la committenza di Adamo Centurione, incentrato
sull'episodio clou del lago ed improntato al carattere di "artificiosa naturalezza"
proprio di quella temperie culturale), il progetto deve attenersi a rigorosi criteri
conservativi, astenendosi da incongrue ed inopportune aggiunte ed operando
piuttosto per detrazione (di elementi ev. aggiunti nel tempo); è appena il caso di
ricordare che in base a detti indirizzi il lago andrà riportato alla sua originaria
profondità;
- in ogni caso, e su questo abbiamo particolarmente insistito, è necessario fondare
il progetto su solide basi di conoscenza del monumento (tanto più in quanto trattasi
di monumento in gran parte "nascosto", realizzato per essere percepito come un fatto
naturale). Basi di conoscenza di cui il progetto comunale è purtroppo del tutto
mancante e che non possono che discendere da un attento rilievo metrico e
topografico, accompagnato dai necessari riscontri archeologici e da sistematiche
analisi archeometriche, mensiometriche e delle malte, nonché dal quadro statico e
delle lesioni in atto, elementi indispensabili, questi, ad orientare le scelte di
consolidamento (di cui non è traccia nel progetto);
- quanto all'appalto, trattandosi di finanziamento di importo certamente inadeguato
(1,2 mld), occorre prefigurare un'affidamento scaglionato in più fasi, di cui una
preliminare (ev. a trattativa privata, trattandosi di importo sicuramente sotto il limite
di legge), quasi esclusivamente di natura ricognitiva e rivolta - tramite lo scavo
dell'invaso e la messa a nudo delle strutture e del fondo - ad assicurare le basi di
conoscenza di cui sopra;
- in ordine all'appalto, visto il dichiarato non gradimento dell'Ufficio alla formula
di cui sopra (che in effetti comporta un aggravio dovuto alla moltiplicazione degli
affidamenti, da uno a due o più appalti), si può anche valutare l'ipotesi di appalto
"integrato" (esecutivo a carico dell'appaltatore), sapendo tutti i rischi che ciò
comporta in ordine al controllo critico del progetto, ed adottando quindi le necessarie
contromisure: designazione da parte del Comune del progettista da incaricarsi
dall'Impresa per il progetto esecutivo (che dovrà comunque includere l'accennata
fase ricognitiva preliminare); Direzione Lavori al Comune; Direzione Artistica a
professionista designato in accordo con il Comune.
Ma per non tediarLa oltre e tirare le somme, è infine emerso che la
disponibilità a rivedere tutta o in parte la progettazione (come noi ci aspettavamo), in
realtà non c'è: l'architetto Grassi, dopo averci cortesemente ascoltato, ci ha anzi
informato che il progetto ha testé concluso felicemente il suo iter approvativo e a lui
non resta che passare la mano, trasmettendo il progetto stesso all'Ufficio competente
per l'avvio delle relative procedure d'appalto, non senza una sua nota di
accompagnamento (in pratica la sola concessione) con il compendio delle
osservazioni ricevute.
Mentre non Le nascondo che ci siamo congedati con la sensazione un po'
amara di avere fatto perdere del tempo e di averne perso a nostra volta, voglio
tuttavia rassicurarLa ribadendo che tanto è il nostro amore per Villa Doria - e tanto
lucida, d'altra parte, la consapevolezza critica dello straordinario valore in gioco -
che non defletteremo dai nostri propositi e cercheremo di perseguirli con ogni mezzo
a disposizione.
Grati dell'attenzione, distintamente salutiamo
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